Jobs: quando l’innovazione passa per un cambio di prospettiva.
La capacità di unire i punti, una visione che cambiava angolo di prospettiva, nessuna nuova tecnologia, è il cambio di paradigma la vera rivoluzione di Steve Jobs.“Perché dovrebbe esserci un computer dentro le case?”, “Internet? Sarà come una Supernova”.Era questa la visione di riferimento quando incomincio a palesarsi al mondo il geno creativo de fondatore della casa di Cupertino.E sì, perché fino a quel famoso gennaio del 1984, quando con uno spot mandato in onda in prime time durante il Super Bowl, veniva lanciato
SMART ATTACK, la sfida digitale.
SMART ATTACK, un nome volutamente creativo e provocatorio per una manovra che vuole avere il sapore della sfida.25 Milioni di Euro, per la sfida lanciata al tessuto delle piccole medie imprese, affinché possano avviare o completare il percorso di trasformazione digitale sempre più indispensabile per rimanere competitive e intraprendere il sentiero della crescita dimensionale.Una sfida su cui il tessuto economico dell’Umbria non può più indugiare.Fin dal 2018 Banca d’Italia evidenziava come tra i fattori strutturali di freno allo sviluppo dell’economia locale erano la bassa
Intelligenza Artificiale e la compulsione normativa UE.
Intelligenza artificiale buona e intelligenza artificiale cattiva, è un po’ questo il discrimine della proposta di Regolamento sull’Intelligenza Artificiale approvato qualche giorno fa in Commissione Europea.E’ evidente che l’Europa voglia giocare d’anticipo sul piano normativo, rapportandosi all’intelligenza artificiale graduandone il rischio ed individuando alcuni ambiti in cui, l’applicazione delle tecnologie ad essa connesse, possa rivelarsi pericolosa al punto tale da diventare rischiosa, se non anche inaccettabile.Non è nostra intenzione soffermarci sulle tematiche etiche e morali che il tema dell’intelligenza artificiale può sollevare, quanto semmai
Transizione Digitale, una sfida culturale.
La pandemia ha sicuramente contribuito ad accelerare la pressione verso la digital transformation soprattutto delle piccole e medie imprese. Se è vero che molte aziende hanno trovato nel digitale uno strumento di resilienza, il processo di transizione digitale delle nostre imprese non è ancora soddisfacente, soprattutto in quelle di minore dimensione.Alla base di questo ritardo alcuni fattori: il pregiudizio che gli investimenti in digitale siano ad appannaggio esclusivo delle imprese più strutturate la difficoltà del piccolo imprenditore a comprendere l’utilità del digitale la
La PA e gli anticorpi al cambiamento
La semplificazione amministrativa da anni è declinata quale priorità dell’azione politica nazionale e locale. Semplificare vuol dire rendere più snella ed efficiente l’attività degli enti pubblici e di fruizione più chiara e semplice per il cittadino. Il processo di semplificazione richiede necessariamente lo studio approfondito dei processi e dei modelli amministrativi.
Avviso UPGRADE
Il primo bando in Umbria rivolto specificatamente alla formazione di competenze digitali. 3 MILIONI di euro per finanziare piani formativi volti a promuovere tra gli adulti:
Gli Open Data sono la strategia di futuro
Dal 2009, anno in cui è stato lanciato il progetto Open Government negli Stati Uniti, sono state numerose le evoluzioni sul tema e le opportunità derivanti dall’uso dei dati per ricerche, statistiche e per lo sviluppo di nuove forme di business.Secondo l’Open Data Maturity Report 2020 l’Italia si posiziona al 9° posto della classifica dei paesi europei per implementazione e sviluppo delle politiche Open Data.