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SMART ATTACK, la sfida digitale.

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SMART ATTACK, la sfida digitale.

SMART ATTACK, un nome volutamente creativo e provocatorio per una manovra che vuole avere il sapore della sfida.
25 Milioni di Euro, per la sfida lanciata al tessuto delle piccole medie imprese, affinché possano avviare o completare il percorso di trasformazione digitale sempre più indispensabile per rimanere competitive e intraprendere il sentiero della crescita dimensionale.

Una sfida su cui il tessuto economico dell’Umbria non può più indugiare.

Fin dal 2018 Banca d’Italia evidenziava come tra i fattori strutturali di freno allo sviluppo dell’economia locale erano la bassa produttività del lavoro e il contenuto grado di innovazione delle imprese.
Un gap importante quello dell’Umbria che vede il dato sulla produttività inferiore di ben 14 punti rispetto alla media italiana.
Un’economia caratterizzata da filiere troppo corte per far valere il principio che basti modernizzare le imprese più strutturate per generare un effetto alone su quelle che ne rappresentano l’indotto territoriale.

Risulta fondamentale far ripartire gli investimenti produttivi con una visione di lungo periodo, che supporti concretamente tutte le azienda, anche le più piccole, in un processo di trasformazione ormai non più procrastinabile.

Esiste infatti una correlazione diretta tra dimensione aziendale e il suo grado di trasformazione digitale. Più l’azienda è grande, maggiore è la propensione ad investire in trasformazione digitale.

Per questo la sfida di Smart Attack è rivolta alle Piccole e Medie imprese, che faticano maggiormente a comprendere l’utilità del digitale e che spesso pensano sia solo ad appannaggio delle imprese più strutturate.
Una sfida che ha il sapore del cambiamento, culturale ancor prima che tecnologico, per superare il pregiudizio che vede nella digital transformation qualcosa di troppo complicato e lontano dalle necessità quotidiane dell’imprenditore, un costo, più che un’opportunità.
Un sfida complessa, che abbiamo voluto condividere proprio con le imprese prevedendo strumenti di digital audit indispensabili per far comprendere all’imprenditore in quale punto della curva di transizione digitale si trovi la sua impresa e quali siano i passaggi per passare agli stadi successivi, evidenziando i costi e benefici in ogni step.
A tal fine sono state previste premialità e maggiorazioni del contributo destinate alle realizzazione di digital assessment, indispensabili per comprendere il grado di maturità digitale dell’impresa e il percorso che deve intraprendere per convertire i propri processi produttivi.

Per la prima volta verranno riconosciute le spese di consulenza e formazione, nella consapevolezza che è necessario supportare con competenze specialistiche definizione e implementazione delle strategie 4.0.

Insomma, con Smart Attack la sfida è lanciata.
25 Milioni a supporto della digital trasformation, per integrare le tecnologie produttive, creare nuovi modelli di business, migliorare i processi aziendali e aumentare la produttività delle imprese del territorio.

AVVISI NEL DETTAGLIO: quattro misure dedicate agli investimenti e due per nuove imprese.

1) Con il Bando SMALL, la Regione destinerà 4 milioni di euro a favore di investimenti, da 25.000 a 50.000, destinati alla transizione digitale delle micro e piccole imprese nel settore di produzione, commercio e artigianato. Lo strumento, gestito da Gepafin, prevede la concessione di un finanziamento con remissione del debito, fino al 40% e un rimborso completo del digital assessment. Le imprese potranno effettuare gli assessment digitali in una delle strutture riconosciute dal Mise e riceveranno così un’importante premialità anche in termini di punteggio nella graduatoria.

2) Il Bando MEDIUM, in linea con l’avviso appena descritto, finanzierà gli investimenti da 50.000 a 150.000, oltre che in digital transformation, anche in impresa 4.0. Le risorse stanziate sono sempre 4 milioni di euro e sarà destinato alle piccole e medie imprese operanti negli stessi settori previsti nel bando SMALL. In questo caso, il finanziamento prevedrà la remissione del debito fino al 35% dell’investimento, con una maggiorazione del 5% in caso di aumento occupazionale, e con il rimborso del digital assessment.

In entrambi i Bandi è previsto il riconoscimento delle spese per consulenza e formazione.

3) Il Bando LARGE, gestito da Sviluppumbria come organismo intermedio, sarà invece rivolto alle PMI operanti nel settore della produzione e finanzierà, con un contributo a fondo perduto, progetti di investimento da 150.000 a 1.500.000 euro. Rispetto ai precedenti avvisi destinati ai beni produttivi, l’avviso è stato profondamento rinnovato, prevedendo anche investimenti in digital trasformation, consulenze e la volontà di premiare i progetti particolarmente innovativi, attraverso un processo di valutazione che coinvolgerà centri di competenza in impresa 4.0. La misura rappresenterà un’importante stimolo agli investimenti, prevedendo una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, il doppio rispetto ad avvisi similari pubblicati negli scorsi anni.

4) Avviso destinato alle aree di crisi complessa. Le risorse a disposizione sono 4,5 milioni di euro (3 milioni circa per l’area Terni-Narni e 1,5 milioni per quella “Ex-Merloni”) e i beneficiari sono le MPMI nel settore della produzione. Un avviso molto simile al LARGE ma, anche in questo caso, profondamente rinnovato rispetto al passato e che, prevedendo anche investimenti in digital transformation e consulenze, oltre a quelli in beni produttivi (impresa 4.0 e non), punta a spingere le imprese a ripartire con progetti innovativi. Il Bando è già stato pubblicato nel BURU il 13 aprile 2021 e sarà possibile presentare domanda dal 5 maggio fino al 15 giugno.

Michele Fioroni

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