Il pensiero forte per sconfiggere il mostro
Ci sono persone che sono la dimostrazione vivente del principio che non conti l’età.
Sabino Cassese è una di queste.
Sempre lucide le sue analisi, sempre chiara la traiettoria da seguire.
La burocrazia è un mostro che ha anticorpi potenti al cambiamento.
E se oggi il presidente Draghi giunge dritto al cuore del problema, rivolgendosi alla dirigenza pubblica invitandola ad un maggior coraggio e a non “fuggire dalla firma”, dall’altro pone l’attenzione su come questo atteggiamento derivi dal nuovo ruolo che, negli ultimi anni, la corte dei conti ha assunto e che va decisamente rivisto, in chiave collaborativa e non già contrapposta e giustizialista.
Per non parlare poi degli orrori introdotti dalla Bassanini, la madre di tutte le burocrazie.
Sabino Cassese rilancia oggi su questo tema dalle colonne del Messaggero, invitando a rivedere la normativa sull’abuso d’ufficio.
La burocrazia è un mostro che ha potenti anticorpi, capace ogni volta di generare nuovi e piccoli mostri, proprio come un virus muta, si evolve e si moltiplica.
È questa la sfida principale del nuovo governo, la strada è segnata, basterebbe già spulciare tra le tante pagine scritte negli ultimi decenni dal
Nel digitale si può trovare oggi un grande alleato, perché è evidente che senza un adeguato processo di digitalizzazione della macchina pubblica, ogni riforma rimarrebbe sulla carta e ad ogni Superbonus si contrapporrebbe l’inefficienza dei vari enti coinvolti, dall’accesso agli atti a seguire. Senza un profondo e veloce intervento sulla digitalizzazione dei processi, ogni misura è destinata a perdersi nei colli di bottiglia di cui si compongono le arterie del mostro.
E’ se quindi vogliamo dare un futuro reale ai nostri giovani in questo paese, oltre a renderli maggiormente protagonisti, sarebbe forse opportuno seguire la lezione di “grandi vecchi” perché, come titola l’ultimo libro dell’insigne giurista “Una volta il futuro era migliore.”
Michele Fioroni
